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Kike Salas coinvolto in uno scandalo scommesse: sospetti su cartellini gialli pilotati

In un panorama calcistico in cui, soprattutto negli ultimi tempi, capita spesso di imbattersi in notizie di scandali legati alle scommesse illegali ha fatto molto discutere il caso che ha visto coinvolto il giocatore spagnolo Kike Salas, difensore del Sevilla FC.

johanna redazione
Redattore
julian redazione
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  • Julian
Pubblicato

27.05.2025

Aggiornato

27.05.2025

Il reato contestato a Kike Salas e le chat incriminanti

Sarebbero state alcune chat Whatsapp trovate sullo smartphone del giocatore a rendere evidente il suo coinvolgimento in un giro di scommesse illegale.

Nei messaggi, infatti, Salas discute con alcuni amici circa la sua intenzione di ricevere volutamente dei cartellini gialli durante le partite della stagione 2023/2024, allo scopo di ricavare un cospicuo profitto dalle scommesse illegali.

L’indagine, che si è subito aperta in seguito alla scoperta dei messaggi compromettenti, ha portato all’arresto del giocatore nel mese di gennaio insieme a due presunti complici.

Oggi Salas è stato rilasciato e prosegue la sua carriera sul campo, ma l’indagine è ancora aperta e procede nella speranza di fare quanto prima chiarezza su quello che è successo.

A occuparsi dell’indagine, nello specifico, è il Centro Nazionale per l’Integrità nello Sport e nelle Scommesse (Cenpida), unità della Polizia Nazionale che si concentra sui reati legati al calcioscommesse.

La “truffa dei cartellini gialli” nel dettaglio

La truffa si basa in apparenza su un accordo raggiunto tra Kike Salas e alcuni amici per ottenere intenzionalmente dei cartellini gialli, in particolare nei match disputati contro il Barcellona, l’Athletic e il Villareal.

La puntata minima su ogni cartellino giallo sarebbe partita da 500 euro, portando gli scommettitori a vincere cifre comprese tra 1500 e 1700 euro.

Oltre a questa truffa, dai messaggi inviati da Salas agli amici su Whatsapp, è emerso che il giocatore spagnolo ha utilizzato i conti di terze persone e conti falsi per effettuare gli spostamenti di denaro nei confronti degli amici coinvolti, i quali in seguito avrebbero scommesso su specifici eventi con la sicurezza di vincere.

Un’ulteriore conferma dello schema architettato da Salas e dai suoi complici deriva poi dai messaggi in cui le persone coinvolte parlano di dividere i profitti ottenuti dalle scommesse illegali.

Salas non è l’unico giocatore su cui sarebbero state effettuate le scommesse sulle ammonizioni, in quanto dalle chat sono emersi anche altri nomi del calcio spagnolo, tra cui ad esempio Francisco Román Alarcón Suárez, meglio conosciuto come Isco, e Ayoze Pérez.

L’arresto di Salas e il rilascio

La prima fase delle indagini ha ben presto portato all’arresto del calciatore spagnolo, avvenuto il 14 gennaio.

In seguito al fermo, Salas avrebbe dovuto presentarsi di fronte al tribunale di Morón de la Frontera, ma il giocatore ha rifiutato di rilasciare una dichiarazione e per questo motivo è stato momentaneamente rilasciato.

Nonostante ciò, il giocatore classe 2002 sarà tenuto a presentarsi in futuro davanti al giudice nelle vesti di imputato di processo penale.

Nel mentre le indagini ovviamente proseguono e, nelle ultime settimane, sono emersi ulteriori dettagli che hanno allargato la cerchia delle persone coinvolte nella truffa dei cartellini gialli.

Che cosa rischia Kike Salas

È necessario sottolineare che gli inquirenti non accusano Salas di aver avuto un ruolo attivo nella manipolazione delle partite, ma nonostante ciò il giovane calciatore spagnolo rischia delle conseguenze giuridiche rilevanti.

Innanzitutto, Salas potrebbe ricevere l’accusa di frode nei confronti degli operatori di gioco d’azzardo, un reato che potrebbe portarlo a scontare tre anni di carcere e una multa di circa 30.000 euro.

Dal punto di vista calcistico, invece, Salas rischia una squalifica di cinque anni che potrebbe avere conseguenze pesanti sulla sua carriera nel calcio professionistico.

Se le accuse nei confronti di Kike Salas dovessero trovare conferma, l’iter giudiziario sarà lungo e tortuoso e, nonostante la possibilità di trovare un accordo con gli operatori di scommesse sulla pena detentiva, inciderà senza dubbio sul futuro del giovane e sulla sua reputazione.

Uno scandalo già visto nel mondo del calcio

Come già detto in apertura, il caso di Kike Salas non è certamente una novità nel panorama del calcioscommesse attuale.

Quanto accaduto al giocatore spagnolo infatti ricorda uno scandalo simile avvenuto in Premier League e che ha avuto come protagonista Lucas Paquetá, giocatore brasiliano centrocampista del West Ham United.

Proprio come Salas, anche Paquetá è stato accusato di aver intenzionalmente ricevuto dei cartellini gialli per favorire le scommesse sulle ammonizioni in alcune partite della Premier League inglese.

A occuparsi delle indagini è stata la Federazione Calcistica (FA), che ha dato il via a un processo lungo e complesso che ha portato il giocatore a rischiare la squalifica a vita.

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