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Boom delle scommesse online tra i giovani: scatta la task force

La Fondazione Insigniti Omri e la Prefettura di Massa-Carrara hanno deciso di unire le forze contro il gioco d’azzardo e le scommesse online, sempre più diffusi tra ragazzi e adolescenti. Negli ultimi anni, il web ha fatto sì che la maggior parte degli strumenti utili per giocare d’azzardo siano liberamente accessibili da casa. Per giocare online, i ragazzi spesso utilizzano conti gioco e credenziali appartenenti ad amici o familiari maggiorenni. Il primo risultato della succitata collaborazione sarà un convegno appositamente organizzato per informare i ragazzi delle scuole superiori circa i rischi legati al gioco d’azzardo e prevenire le moderne forme di dipendenza.

johanna redazione
Redattore
julian redazione
Controllato da
  • Julian
Pubblicato

20.05.2025

Aggiornato

20.05.2025

Allarme gioco d’azzardo online: cresce il fenomeno tra i giovani italiani

Anche in Italia, il gioco d’azzardo online sta registrando una preoccupante diffusione tra i più giovani. I dati evidenziano un incremento significativo dell’accesso alle piattaforme legali e della frequenza di gioco nella fascia d’età 14-19 anni.

Secondo un’indagine condotta da Nomisma, nell’ultimo anno il 37% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni ha preso parte ad attività legate al gioco d’azzardo, con una preferenza marcata per il canale online, utilizzato nel 64% dei casi. Tra i giochi più popolari figurano le scommesse sportive (31%), le scommesse su altri eventi (26%) e le scommesse ippiche (16%).

L’indagine ESPAD Italia 2023, realizzata dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, ha rilevato come il 53% degli studenti italiani tra i 15 e i 19 anni abbia giocato d’azzardo nel corso dell’anno precedente, con più di 800.000 minorenni coinvolti in attività di questo tipo. Tra questi, quasi 60.000 presenterebbero un profilo di gioco problematico.

Il fenomeno è ulteriormente aggravato dalla facilità con cui è possibile accedere al gioco online: il 60% dei giovani è solito giocare da casa, spesso utilizzando account personali (60%) o appartenenti ad amici e familiari maggiorenni.

Questi numeri evidenziano la necessità di pianificare interventi mirati per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo tra i più giovani. A tal proposito, sono di fondamentale importanza le campagne di sensibilizzazione come quella che intendono portare avanti la Fondazione Insigniti Omri e la Prefettura di Massa-Carrara, ma anche una regolamentazione più rigorosa dell’accesso alle piattaforme di gioco.

Inoltre, un supporto professionale espressamente dedicato alle famiglie, potrebbe aiutare queste ultime a riconoscere e ad affrontare per tempo gli eventuali comportamenti a rischio.

Un fenomeno inquietante, che va limitato il più possibile

Come appurato nel paragrafo precedente, i dati sono allarmanti. Dietro l’aspetto ludico e accattivante delle piattaforme digitali, che spesso promettono guadagni facili e vincite milionarie, si celano dipendenze silenziose, povertà educativa, isolamento e disillusione.

Il problema della diffusione del gioco d’azzardo e delle scommesse online tra i più giovani ha fatto in modo che la Fondazione Insigniti Omri, in collaborazione con la Prefettura di Massa-Carrara, abbia deciso di promuovere apposite attività di confronto all’interno del mondo scolastico, tese a comprendere e a prevenire queste moderne forme di dipendenza.

Per fortuna, non sono affatto poche le associazioni e le fondazioni italiane già impegnate nel contrastare la diffusione del gioco d’azzardo tra i più giovani, attraverso iniziative di prevenzione, sensibilizzazione e supporto.

Tra queste figurano la campagna “Io non mi gioco”, promossa dal Servizio Territoriale per le Dipendenze di Vicenza (SerD) dell’azienda ULSS 8 Berica in collaborazione con enti locali e scuole, che organizza eventi e attività per sensibilizzare la popolazione circa i rischi del gioco d’azzardo.

Anche la campagna nazionale “Mettiamoci in gioco”, attiva fin dal 2012 e nata per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni circa i rischi legati al gioco d’azzardo, sta lavorando per ridurre le dipendenze. In particolare, il suo impegno verte sulla promozione di una regolamentazione più rigorosa del settore.

La fondazione “La Ricerca ETS di Piacenza”, infine, organizza interventi nelle scuole, focalizzando l’attenzione sulla prevenzione e la sensibilizzazione.

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